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Marina Fulgeri
Visual extension 2007

LUISA FILIPPI, Tratto da Work-art in progress, Galleria Civica di Trento



“La ricerca di emozioni porta sempre ad un andare oltre, io uso la suggestione della luce come componente essenziale: la luce, con la sua impalpabile presenza cambia l'atmosfera di un qualsiasi luogo.”


Il linguaggio minimale di Marina Fulgeri punta a capovolgere i significati dei dati reali, indirizzandoli verso nuove direzioni.
Le installazioni che ne derivano, creano - attraverso la visibilità dell’oggetto - nuove situazioni in cui l’immaginazione dello spettatore si apre verso nuovi luoghi, ridefinendo uno spazio di solito deputato ad altro. I suoi progetti spesso occupano le zone esterne o laterali dello spazio espositivo, in modo da marcare l’idea di un luogo proteso verso diverse direzioni e capace di configurarsi
materialmente in tutte le varianti soggettive possibili. Obiettivo centrale del suo lavoro è la molteplicità delle reazioni che provoca nel pubblico.
Questo lavoro è realizzato dall’artista usando sottili LED light disposti in modo da creare il profilo di una porta. Lo spettatore è portato a varcare la soglia luminosa che gli si prospetta davanti, ma si tratta di un’illusione in quanto ciò che sembra reale spesso non lo è. L’intervento di Marina Fulgeri
suggerisce quindi un andare oltre alle apparenze, a ciò che ci attrae perché accattivante, per entrare dentro la veridicità dell’opera e capirne il suo significato. Creare situazioni che inducano a ripensare la condizione di fronte al reale, porre lo spettatore in una situazione spaesante, suscitare domande
senza pretendere di dare risposte è ciò che interessa l’artista.

LUISA FILIPPI, Tratto da Work-art in progress, Galleria Civica di Trento